Data di entrata in esercizio; capacità di generazione; tensione di collegamento alla rete; categoria di intervento per l’accesso ai CB; schema termico e generale di funzionamento; inserimento dei dati energetici su RICOGE.
Sono questi gli aspetti su cui più spesso gli operatori commettono errori nel presentare al Gestore richieste di Titoli di efficienza energetica per la Car, ossia per il riconoscimento del funzionamento delle unità come cogenerative ad alto rendimento ai sensi del D.Lgs. 20/07 come integrato dal DM 4 agosto 2011, incluse le valutazioni preliminari, e per l’accesso al regime di sostegno previsto dal DM 5 settembre 2011.
Lo ha rilevato il Gestore stesso, in un’analisi su quasi 2000 richieste arrivate nel corso del 2019, dalla quale è emerso che per circa il 50% delle richieste è stato necessario richiedere documentazione integrativa.
Per evitare che ciò si ripeta, il gestore ha pubblicato una guida (allegata qui sotto). Il documento è strutturato come un insieme di schede tematiche che riportano i motivi di respingimento più frequenti, i chiarimenti normativi in merito e alcuni esempi pratici di casistiche ricorrenti con indicazione della specifica criticità riscontrata e dell’eventuale soluzione.
Le casistiche individuate, ovviamente, riportano indicazioni di carattere generale volte a fornire supporto agli operatori nella presentazione delle richieste, fermo restando che l’analisi completa effettuata nell’ambito dell’istruttoria può portare alla necessità di adottare soluzioni differenti per i casi analizzati, precisa il Gse.
articolo: qualenergia.it 05/02/2020